Comunicato stampa: precisazioni sul metodo di calcolo della Tari

Published on 15 November 2017 • Tributi

L’Amministrazione Comunale informa i cittadini che le polemiche di questi giorni riprese in maniera diffusa dagli organi di stampa relativi a degli errati conteggi applicati da alcuni comuni nel calcolo della Tari (la Tassa Rifiuti) non riguardano in nessun modo il sistema di conteggio applicato nel nostro Comune.

La Tassa Rifiuti, così come istituita dal legislatore nel 2014 con l’introduzione della IUC/TARI, è divisa in due componenti:

  • la componente fissa, che per le utenze domestiche (famiglie) coincide con i metri quadri tassabili, legata all’attivazione del servizio;
     
  • la componente variabile, che per le utenze domestiche (famiglie) coincide con la quantità di persone presenti nel nucleo familiare, legata alla produzione di rifiuti stimata nell’anno

 

L’errore commesso dai Comuni che hanno applicato questo errato meccanismo di conteggio (quali, ad esempio, i Comuni di Milano, Genova, Ancora, Cagliari, etc...) è stato nel conteggiare la componente variabile per ogni fabbricato così come catastalmente definito, incluse quindi le pertinenze (fabbricati catastalmente di tipo “C” - quali garage C6, magazzini C2, tettoie C7). 

L’effetto quindi, è che un contribuente di Milano che occupa un’abitazione, un garage e una tettoia paga la quota variabile 3 volte! 

Il nostro Comune non ha mai utilizzato tale sistema di calcolo, applicando la parte variabile solamente ai fabbricati abitativi (tipo “A”), per cui il nostro contribuente, nelle medesime condizioni, paga la parte variabile una sola volta. 

Nella bolletta dell’anno 2017, ma anche in quelle relative agli anni precedenti, potrete facilmente verificare che per fabbricati pertinenziali non viene conteggiata alcuna quota variabile.